La legge di bilancio per il 2018, prevede numerose agevolazioni per chi voglia ristrutturare la propria casa e acquistare arredi ed elettrodomestici. Tra queste, il Bonus Mobili 2018, è una opportunità molto importante.
Per evitare errori che potrebbero inficiare la fruizione dei benefici , bisogna però porre attenzione a quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate [1].
Cerchiamo allora, di dare qualche risposta alle domande più frequenti degli utenti.
Bonus mobili ed elettrodomestici 2018: come funziona
Il bonus mobili è un’agevolazione consistente nella possibilità di detrarre dall’Irpef i costi sostenuti per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici, destinati all’abitazione oggetto di ristrutturazione. I passi per ottenerlo, sono essenzialmente tre:
- avviare i lavori di ristrutturazione dell’appartamento;
- acquistare i mobili e gli arredi;
- chiedere il rimborso degli acquisti, detraendo la spesa sostenuta (o meglio la metà di quanto speso) dalle tasse da pagare annualmente.
Bonus mobili 2018: qualche risposta utile
Vediamo ora , quali sono i dubbi più frequenti in tema di bonus mobili 2018 :
Bonus mobili 2018: vale se ho comprato i mobili all’estero?
La risposta è sì. Può usufruire del bonus mobili 2018 anche chi abbia comprato gli arredi e gli elettrodomestici all’estero, a condizione – però – che si eseguano tutti gli adempimenti previsti per gli acquisti effettuati in Italia. Tali adempimenti riguardano le modalità di pagamento dei beni e la conservazione della documentazione necessaria.
Bonus mobili 2018: come si pagano i beni?
Al fine di ottenere il bonus mobili è necessario aver effettuato o effettuare i pagamenti con bonifico o carta credito o di debito (bancomat). In caso di utilizzo della carta di credito o di debito, la data di pagamento coincide con il giorno di utilizzo della carta da parte del suo titolare, che è indicata nella ricevuta di transazione (non rileva, pertanto, il giorno di addebito sul conto corrente). Attenzione: non è possibile pagare tramite assegno bancario, contanti o altri mezzi di pagamento. Quanto appena detto vale anche per il pagamento delle spese di trasporto e di montaggio dei beni.
Bonus mobili 2018: quali documenti conservare?
Chi vuole ottenere la detrazione Irpef prevista dal bonus, dovrà premurarsi di conservare i seguenti documenti:
- ricevuta del bonifico, dal quale emerga la causale del versamento, la data, nonché il numero della fattura, i dati del richiedente la detrazione (il quale può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario;
- ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
- documentazione di addebito sul conto corrente;
- fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti,
- dichiarazione di ristrutturazione oppure titolo abilitativo comunale da cui risulti la data di inizio lavori. Qualora l’intervento non ne preveda l’obbligatorietà, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Bonus mobili 2018: vale se ho sostituito la caldaia?
Si, la sostituzione della caldaia rientra tra gli interventi di “manutenzione straordinaria”. È necessario, comunque, che ci sia un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.
Bonus mobili 2018: vale se ho già usufruito della detrazione al 65%
No, gli interventi per i quali si usufruisce della detrazione del 65% (cosiddetto Ecobonus), finalizzati al risparmio energetico (per esempio, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione impianti di climatizzazione invernale, la riqualificazione energetica di edifici esistenti), non consentono di ottenere la detrazione per acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Bonus 2018: può essere fatto valere dall’erede?
No, la norma non prevede il trasferimento agli eredi del Bonus mobili che non sia stato fruito in tutto o in parte da un contribuente deceduto.
Bonus mobili 2018: vale anche per box e garage?
No, tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio che permettono la fruizione del Bonus mobili 2018 non sono compresi quelli per la realizzazione di box o posti auto pertinenziali rispetto all’abitazione principale.
Bonus mobili 2018: come chiedere la detrazione
Per ottenere la detrazione bisogna indicare la spesa nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Il 50% di quanto speso verrà rimborsato in 10 anni.
GBArreda è in grado di rispondere alle vostre domande sull’argomento, di seguire i suoi clienti nella fruizione del BONUS Mobili 2018 e di produrre tutta la documentazione necessaria.
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